NOI AMICI - Romanzo - * Capitolo 1 *
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NOI AMICI - Romanzo - * Capitolo 1 *
--- NOI AMICI ---
CAPITOLO 1
- Fabio, sveglia!
Fabio si rigirò dall’altro lato, cacciando la testa sotto il cuscino.
- Fabiooo, svegliati, devi andare a scuola!
- Mamma, è ancora presto…Non è ancora suonata la sveglia del mio telefonino.
Ma impietosamente il telefonino intervenne con il suo trillo in crescendo a dare il sollecito risolutivo. Bisognava alzarsi ed andare. Le vacanze erano finite per sempre, stava per cominciare l’avventure di un nuovo anno scolastico.
Poco dopo Fabio, sua sorella Martina e la mamma erano seduti in cucina intenti a consumare la colazione. Papà era già uscito da un pezzo per raggiungere l’agenzia di banca, all’altro capo della città, dove era impiegato come cassiere.
- Dovresti essere contento, Fabio. - disse la mamma, osservano il volto, mezzo imbronciato, del ragazzo che svogliatamente inzuppava i biscotti nella tazza di latte e cioccolata. – Rivedi i tuoi compagni…i tuoi professori…
- A parte il fatto che alcuni dei miei compagni li ho visti durante l’estate, e Dario l’ho incontrato pure ieri pomeriggio, mi sembra una bella punizione costringere i ragazzi a ritornare a scuola in piena estate, all’inizio di settembre, quando ci sono ancora tante belle giornate di sole che invitano ad andare al mare. Era molto più bello ai tuoi tempi, quando si tornava a scuola il primo di ottobre, come hai raccontato tante volte…
- Guarda che la scuola nel frattempo è cambiata! – lo interruppe la mamma, guardandolo negli occhi. – Ai miei tempi si cominciava il primo ottobre, è vero, ma perché a settembre c’erano gli esami di riparazione per i “poveracci” che erano stati rimandati e che avevano dovuto sgobbare durante l’estate.
- Quanto la fai lunga, Fabio! – intervenne Martina – Una volta bisogna pur cominciare, oltre tutto ritorni a scuola un giorno dopo gli altri. Guarda me: sono al secondo giorno di scuola e i professori già ci hanno detto che dobbiamo partire a pieno ritmo: il “terzo” scientifico è assai impegnativo…
L’allusione di Martina, che in fretta e furia uscì trascinandosi la borsa con i libri al liceo scientifico, era al fatto che il primo giorno di scuola alla “Anna Frank” , per ragioni organizzative, erano entrati soltanto gli alunni delle prime classi.
Ma quella era una magra consolazione per Fabio che, mentre riponeva libri e quaderni nello zaino, ripensava ai giorni felici trascorsi al mare in compagnia degli amici.
- Ricordati di farmi uno squillo quando stai per entrare a scuola. – le raccomandazioni della mamma come al solito non finivano mai – E un altro ancora quando esci, in modo che possa apparecchiare in tempo la tavola…
Ma nell’uscire di casa il primo squillo di Fabio fu per Dario, per l’appuntamento davanti all’edicola del signor Osvaldo, all’angolo della strada, così da andare a scuola insieme.
CAPITOLO 2
Fabio e Dario erano, come si dice, amici per la pelle. Avevano fatto le elementari insieme e abitavano a pochi isolati di distanza l’uno dall’altro. Fabio era un ragazzo bruno e vivace, dai capelli neri e lucidi e dalla battuta sempre pronta; Dario era un biondino smilzo e di poche parole.
To be continued…
CAPITOLO 1
- Fabio, sveglia!
Fabio si rigirò dall’altro lato, cacciando la testa sotto il cuscino.
- Fabiooo, svegliati, devi andare a scuola!
- Mamma, è ancora presto…Non è ancora suonata la sveglia del mio telefonino.
Ma impietosamente il telefonino intervenne con il suo trillo in crescendo a dare il sollecito risolutivo. Bisognava alzarsi ed andare. Le vacanze erano finite per sempre, stava per cominciare l’avventure di un nuovo anno scolastico.
Poco dopo Fabio, sua sorella Martina e la mamma erano seduti in cucina intenti a consumare la colazione. Papà era già uscito da un pezzo per raggiungere l’agenzia di banca, all’altro capo della città, dove era impiegato come cassiere.
- Dovresti essere contento, Fabio. - disse la mamma, osservano il volto, mezzo imbronciato, del ragazzo che svogliatamente inzuppava i biscotti nella tazza di latte e cioccolata. – Rivedi i tuoi compagni…i tuoi professori…
- A parte il fatto che alcuni dei miei compagni li ho visti durante l’estate, e Dario l’ho incontrato pure ieri pomeriggio, mi sembra una bella punizione costringere i ragazzi a ritornare a scuola in piena estate, all’inizio di settembre, quando ci sono ancora tante belle giornate di sole che invitano ad andare al mare. Era molto più bello ai tuoi tempi, quando si tornava a scuola il primo di ottobre, come hai raccontato tante volte…
- Guarda che la scuola nel frattempo è cambiata! – lo interruppe la mamma, guardandolo negli occhi. – Ai miei tempi si cominciava il primo ottobre, è vero, ma perché a settembre c’erano gli esami di riparazione per i “poveracci” che erano stati rimandati e che avevano dovuto sgobbare durante l’estate.
- Quanto la fai lunga, Fabio! – intervenne Martina – Una volta bisogna pur cominciare, oltre tutto ritorni a scuola un giorno dopo gli altri. Guarda me: sono al secondo giorno di scuola e i professori già ci hanno detto che dobbiamo partire a pieno ritmo: il “terzo” scientifico è assai impegnativo…
L’allusione di Martina, che in fretta e furia uscì trascinandosi la borsa con i libri al liceo scientifico, era al fatto che il primo giorno di scuola alla “Anna Frank” , per ragioni organizzative, erano entrati soltanto gli alunni delle prime classi.
Ma quella era una magra consolazione per Fabio che, mentre riponeva libri e quaderni nello zaino, ripensava ai giorni felici trascorsi al mare in compagnia degli amici.
- Ricordati di farmi uno squillo quando stai per entrare a scuola. – le raccomandazioni della mamma come al solito non finivano mai – E un altro ancora quando esci, in modo che possa apparecchiare in tempo la tavola…
Ma nell’uscire di casa il primo squillo di Fabio fu per Dario, per l’appuntamento davanti all’edicola del signor Osvaldo, all’angolo della strada, così da andare a scuola insieme.
CAPITOLO 2
Fabio e Dario erano, come si dice, amici per la pelle. Avevano fatto le elementari insieme e abitavano a pochi isolati di distanza l’uno dall’altro. Fabio era un ragazzo bruno e vivace, dai capelli neri e lucidi e dalla battuta sempre pronta; Dario era un biondino smilzo e di poche parole.
To be continued…
Re: NOI AMICI - Romanzo - * Capitolo 1 *
CIAO ROSARIO94, COMPLIMENTI, BELLISSIMA STORIA, ATTENDERO' IL CONTINUO....
QUELLO PRESENTATO SOPRA E' RICCO DI SUSPENSE E DI EMOZIONI,RIBADISCO COMPLIMENTI E GRAZIE DI AVER REGALATO A NOI TUTTI,QUESTA TUA STORIA
CORDIALMENTE LA REDAZIONE
QUELLO PRESENTATO SOPRA E' RICCO DI SUSPENSE E DI EMOZIONI,RIBADISCO COMPLIMENTI E GRAZIE DI AVER REGALATO A NOI TUTTI,QUESTA TUA STORIA
CORDIALMENTE LA REDAZIONE
Re: NOI AMICI - Romanzo - * Capitolo 1 *
grazie fabrizio!...il secondo capitolo è già pronto però preferisco far passare un pò di tempo...e poi pubblicarlo!
Re: NOI AMICI - Romanzo - * Capitolo 1 *
OK, VISTA LA TUA BRAVURA, ASPETTERO' QUEL GIORNO CON ANSIA !!!
LA REDAZIONE
LA REDAZIONE
Re: NOI AMICI - Romanzo - * Capitolo 1 *
idem.. concordo
ANTONY- Numero di messaggi : 615
Data d'iscrizione : 22.12.07
Re: NOI AMICI - Romanzo - * Capitolo 1 *
RIBADISCO LE MIE CONGRATULAZIONI A ROSARIO94
simy- Numero di messaggi : 90
Data d'iscrizione : 30.06.08
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